Sciogliere e diluire la gommalacca

La gommalacca è una fragile e scagliosa secrezione dell'insetto Kerria lacca,

presente nelle foreste di Assam e Thailandia, un tempo si riteneva comunemente che fosse ottenuta dalle ali di insetti indiani, in realtà, la gommalacca è ottenuta dalle secrezioni dell‘emittero femmina, ed e‘ raccolto dalla corteccia degli alberi su cui lo deposita per ottenere una salda presa sull'albero.

Una volta purificata, la sostanza prende la forma di pallottoline di colore giallo-bruno. La gommalacca e‘ un polimero naturale ed ha una composizione chimica simile a quella dei polimeri sintetici, ed e’ quindi considerata una plastica naturale.
Puo' essere modellala a caldo, per cui e‘ classificata come termoplastica, e' stata usata dalla metà del XIX secolo per produrre piccoli oggetti quali cornici, scatole, articoli da toeletta, gioielleria, calamai ed anche protesi dentarie, è solubile in una soluzione alcalina con ammoniaca, borace, carbonato di sodio, e idrossido di sodio e in altri solventi organici.

Una volta dissolta in acetone o alcool, la gommalacca dà un rivestimento di durevolezza e durezza superiori. E’ usata con il metodo tradizionale per rifinire mobilia, violini e chitarre.
La gommalacca arancione viene candeggiata con ipoclorito di sodio per formare la gommalacca bianca. Poichè è compatibile con la maggior parte degli altri rivestimenti, la gommalacca viene inoltre utilizzata su legno per impedire spurgo di resina o pigmenti nel rivestimento finale.

Essendo commestibile, la gommalacca e‘ stata usata come agente lucidante per pillole e caramelle. A questo fine, è classificata come additivo alimentare con il numero E904. La gommalacca inoltre e‘ stata usata nella produzione dei dischi grammofonici fino al 1950 circa. Come materiale per stampaggio ad iniezione e’ ormai obsoleto e ha quindi poche applicazioni. Tuttavia, viene ancora usata come rivestimento della frutta per impedirne il deperimento dopo la raccolta. Una proteina cereale denominala zeina è un prodotto competitivo alla gommalacca in alcune applicazioni. In realtà ancora oggi la gommalacca è usata per il restauro, la lucidatura ed il mantenimento di mobili antichi o d'epoca pre-aneline, per conservare la tecnica di produzione dell'originale e preservare il vissuto o "Patina" dello stesso.

Esistono in commercio anche molte vernicette già preparate a base di gommalacca ma contengono anche altre sostanze chimiche che gli conferiscono una maggior sostanza e di conseguenza una più veloce e brillante lucidatura. Non consiglio a chi si cimenta per la prima volta nell'operazione di lucidatura di usare questi prodotti in quanto essi sono di più difficile esecuzione, occorrono infatti alcuni accorgimenti particolari per eseguire la lucidatura con questi prodotti industriali.

Consiglio inoltre di usarli sempre in ambiente aperto e ben areato in quanto tossici per la salute.

In ogni caso non si otterrà mai con le vernicette industriali la lucidità che merita un mobile antico di pregio, ovvero un lucido velato, che si ottiene solo con la gommalacca naturale diluita in alcool.

Se invece si deve lucidare un mobile di effetto ma non di pregio, è di gran lunga consigliabile usare la vernicetta industriale, che dà come risultato il classico effetto a specchio.

Se si deve lucidare un mobile e ripassare la gommalacca sopra l'esistente meglio usare alcool 90°, nel caso non si abbia la certezza di quale gradazione alcoolica sia stato usato nella precedente preparazione, nel caso la gradazione dell'alcool fosse stata inferiore tutta la laccatura precedente andrebbe irrimediabilmente distrutta, perchè la più forte gradazione scioglierebbe la sottostante laccatura.

soluzione-della-gommalaccaDi norma la gommalacca va diluita in alcool 94°, un semplice modo per ottenere una soluzione adatta alla lucidatura di manufatti in legno è la seguente, e consiste nel mettere le scaglie di gommalacca in un recipiente cilindrico e ricoprile completamente di alcool etilico 94° fino a che le scaglie rimangano circa 1 cm sotto la superficie, abbiamo così ottenuto una diluizione ottimale della gommalacca senza perderci in difficoltose ed inutili misurazioni ma per chi volesse ottenere un risultato stupefacente proponiamo alcune ricette alternative per la preparazione della soluzione di gommalacca in alcool per lucidare il legno:

  • 100 grammi di gommalacca in scaglie in due litri di alcool puro bianco, meglio se superiore ai 94° per la chiusura dei pori del legno
  • 100 grammi di gommalacca in scaglie in un litro di alcool per la lucidatura
  • 100 grammi di gommalacca in scaglie in due litri di alcool per la brillantatura finale

Vedremo in seguito i dettagli di queste tre fasi della lucidatura del mobile.

Sciogliere in un litro di alcool le seguenti proporzioni di prodotti:

  • 120 grammi di gommalacca in scaglie
  • 15 grammi di sandracca
  • 5 grammi di copale manila
  • 15 grammi di gomma elemi

sciogliere-la-gommalaccaSciogliere in un litro di alcool le seguenti proporzioni di prodotti:

  • 125 grammi di sandracca
  • 62 grammi di gommalacca in scaglie
  • 62 grammi di mastice in lacrime
  • 31 grammi di gomma elemi
  • 62 grammi di trementina di Venezia

Si possono anche inserire le scaglie di gommalacca in una bottiglia e ricoprirle di alcool, e agitare energicamente per velocizzarne la diluizione. Così facendo avremo già il recipiente adatto a conservare la soluzione per alcuni mesi.

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