che vedono nelle esposizioni universali ed europee locali una grande occasione sia per trasformare l'esistente artigianato in industria sia per formare ed affinare nuovi e vecchi artigiani, questo fervore nel mettere a confronto le varie produzioni favorisce il rimescolamento dei vari repertori decorativi, e di conseguenza gli stili nazionali risentono della loro integrità e omogeneità antica.
In Francia si vede fiorire uno stile abbastanza amalgamato, chiamato Napoleone III, esso trova la sua epoca di maggior sviluppo dalla metà dell'ottocento fino alla rivoluzione del 1870, le decorazioni più comunemente usate sono grandi mazzi di fiori romantici che trovano il loro miglior cromatismo su fondi neri, le rose e le peonie sono prevalenti, appaiono strutture a foggia di funi di canapa intrecciate e di canne di bambù.
Appaiono anche nuovi mobili, il pouf, la boudeuse (un tipo di divano), la fauteuil crapaud, un tipo di poltroncina completamente rivestita in tessuto in modo che il legno spesso non è visibile, e sovente è imbottita a capitonné.
Anche la tornitura ha un ruolo molto importante, l'imbottitura degli arredi si raffina e anch'essa diventa romantica, in questo periodo infatti si fa largo uso del capitonné.
In contemporanea permangono influenze neogotiche e neo orientali, spesso accostate ad esperienze neoclassiche.
In Francia riscuote grande successo anche il cosidetto mobilio ritardato, copie quasi perfette di mobili dei grandi stili tipici francesi, in special modo furono fatte copie di mobili in stile Luigi XIV, Luigi XV e Luigi XVI, nascono laboratori arigiani specializzati nelle imitazioni che si avvalgono di esperti ebanisti e ripropongono in gran numero copie del più bel mobilio del settecento.
In questa epoca si moltiplicano i falsi Boulle. la galvanotecnica consente la produzione rapida di falsi bronzi, la cartapesta dà l'illusione della lacca, su sfondi neri spiccano grandi mazzi di fiori dipinti a colori vivaci.
Nel resto d'Europa, si ripropongono gli antichi stili imperiali e rinascimentali, ma in maniera reinterpretativa, in un certo senso data da un' eccessiva confusione delle decorazioni dei vati stili passati, asociati in un'unico esemplare, dando vita allo stile Eclettico, che prende il nome dall'eclettismo con cui sono state mischiate le varie decorazioni, tale eclettismo trova sempre maggiori consensi grazie a numerosi volumi pubblicati in quell'epoca, che propongono modelli antichi rivisitati e corretti, il più importante fra questi è certamente Album de l'ornamentiste, di André Chenavard, del 1835.
Le principali caratteristiche dello stile Eclettico sono l'eccessivo sovraccarico di decorazioni, l'uso di arabeschi in modo incontrollato, fiori e trofei di ogni sorta, a volte usati anche a discapito delle linee.
Invitata a questo banchetto di confusione è anche, spesso, la lavorazione meccanica e quasi industriale dei manufatti.
1852 - 1870
Francia
Tipologia francese dell'eclettismo, rivisitazione stilistica che vede la prevalenza degli stili Luigi XV e Luigi XVI, per influenza dell'imperatrice Eugenia e per ia bassi costi di produzione consentiti dalla lavorazione meccanica
forme tondeggianti e bombate tipiche e a copia del settecneto, struttura massiccia, ornamentazione pesante, grande uso di cuscini e grandi cuscini, di frange e nappine, imbottiture a molla o capitonné con bottoni, intaglio eseguito meccanicamente, torniture, traforo.
i motivi variano a seconda degli stili interpretati, traforo floreale, intarsio floreale, cineserie e giapponeserie a lacca o dipinte, intarsio Boulle, applicazioni bronzee stile Luigi XVI
Mogano, ebano, quercia, noce, vimini, bambù, ghisa, ferro, avorio, madreperla
Velluti, gobelins a fiorami e a figure, rasone, tonalità scure e chiare, a seconda dello stile
Guillaume e Jean-Michel Grohé. Henry-Leonard Wassmuss, Louis-Auguste Beurdeley, Alexandre-Louis Beurdeley, Alexandre-Louis Bellangé
Canapé rond, ovale o rotondo con spalliera centrale a tronco di cono; indiscret, un tipo di divano fatto di tre poltrone collegate da un bracciolo con disposizione a eleca; pouf, sgabello rotondo imbottito, rivestito fino al piede, con frange e nappe cadenti
1830 - 1890
Europa e Stati Uniti d'America
Diffusione della rivisitazione storica degli stili antichi favorita dalle grandi esposizioni internazionali, dalla lavorazione meccanica, dal crescente esibizionismo della borghesia che vuole nobilitarsi con il lusso e il prestigio delle epoche passate
Mescola decorativa e confusione stilistica anche in un solo mobile, preferenza per le frome barocche e Rococò, uso eccessivo dei rivestimenti tessili dal mobilio alle pareti, lavorazione meccanica di molte parti lignee e metalliche
Intarsio Boulle e intaglio scultoreo detto anche Neobarocco, ghirlande, festoni, ramaglie fiorite a intarsio o laccate, bronzo e porcellana per le rivisitazioni Luigi XVI, torniture a rocchetto per le gambe, balaustro
Legni vari a seconda degli stili, ferro, pergamena, papier maché, marmo, lapislazzuli, avorio, madreperla, marmo
Velluto, gobelins, raso e seta moiré, toni scuri
Carl Leister, Michael Thonet, Ferdinando Pogliani, Carlo Bugatti
Tutte le tipologie del passato, mobili da giardino in giunco, in ferro e in ghisa; scaffale guardaroba, letto in ferro battuto spesso dipinto a figure, a fiori e a motivi geometrici
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