Lo stile Luigi XVI attraverso la storia

Lo stile Luigi XVI, scritto anche Luigi Sedici, è stato un periodo eccezionale per le arti visive

prodotte in Francia durante il regno di Luigi XVI, ma fu anche eccezionalmente breve (1774-1793). Lo stile è in realtà sia un ultima fase di rococò che una prima fase del Neoclassicismo. Lo stile predominante in architettura, pittura, scultura e arti decorative era il Neoclassicismo, uno stile che era venuto in auge durante gli ultimi anni della vita di Luigi XV, soprattutto come reazione agli eccessi del Rococò, ma anche attraverso la popolarità degli scavi di Ercolano e Pompei in Italia. Uno degli episodi più drammatici l'oscillazione stilistica dal Rococò al Neoclassicismo è fu nel 1770 a casa di Madame du Barry Pavillon de Louveciennes. Una serie di grandi tele dipinte dal pittore rococò Jean-Honoré Fragonard raffiguranti il "progresso dell'amore" sono state rimosse non appena installati e sostituiti con una serie commissionata da Joseph-Marie Vien, un neoclassicista. Allievo di Vien, Jacques-Louis David era il pittore più importante del regno di Luigi XVI, le sue composizioni richiamavano lo stile del pittore precedente Nicolas Poussin, documenti visivi che esaltavano le virtù repubblicane. Durante la Rivoluzione, David era un deputato e votò per l'esecuzione del re. Lo scultore più importante del regno di Luigi XVI fu Jean-Antoine Houdon (1741-1828) Ritrasse un certo numero di uomini importanti della sua epoca, spesso raffigurati in toghe classiche. Il suo nudo Diana, di cui esistono diverse versioni, tenta di evocare il sentimento classico del nudo greco. Lo stile di corte sontuoso di Luigi e Maria Antonietta, la giovane regina, dette un forte impulso a ebanisti altamente qualificati, del periodo. Considerando che lo stile generale di arredamento era il nuovo neoclassico (linee dritte, semplici e motivi classici), la lavorazione era molto raffinata e più finemente eseguita di qualsiasi periodo odierno. Jean- Henri Riesener e Bernard van Risenburgh sono stati due dei più importanti ebanisti, ricevettero molte commissioni da Madame du Barry, così come dalla Regina. Molti ebanisti, tra cui Riesener, erano artigiani tedeschi che, tuttavia, hanno contribuito alla tradizione del mobile francese. Altri produttori di articoli di lusso beneficiarono degli eccessi della corte, primo fra tutti la manifattura di porcellana di Sèvres.

In Francia, lo stile Luigi XVI si configura come il trionfo della linea retta, la riduzione degli elementi decorativi, privilegia l'uso del colore bianco alternato all'azzurro, la sottolineatura delle linee decorative con l'oro, ma sopratutto con l'arresto della moltiplicazione della tipologia di decorazioni.gli stilemi dell'antichità classica non sono quasi mai utilizzati come un rigido modello da seguire nelle nuove opere, ma piuttosto sono visti come una fonte di ispirazione per la ricerca di armonia e proporzione, o come un ricco repertorio decorativo da trattare con la stessa libertà di inventiva che era già stata messa in pratica nel periodo Rococò.

L'imitazione dell'antico, pur non esaurendo tutto il nuovo stile, è senz'altro l'elemento fondamentale per la sua comprensione, in quanto è proprio dall'antico che il nuovo stile trae la sua massima ispirazione e fonte di luce, si possono infatti leggere chiaramente i legami che lo inseriscono tanto in un ambito profondamente culturale, culminato nell'illuminismo e nella rivoluzione, quanto in un fenomeno di moda di esterma rilevanza.
lo stile Luigi XVI deve molto della sua fama ai modelli presentati dall'ornamentista Salember, nutritosi dei temi cari al neoclassicismo di Maria Antonietta.

Amorini, tralci di rose, corone, colombe in amore, fiaccole. anche se in quegli anni vi furono proposte decorative di J. F. Forty, Delafosse, Lalonde, molto simili agli stilemi di Salember, lui si distinse per l'estrema precisione e complessità del disegno e dalla delicatezza e leggerezza dei motivi, spesso esili, ma che rivelano appieno il senso di delicatezza e di movimento.
Le decorazioni sono sempre rigorosamente simmetriche, oltre ai sopracitati motivi, altri comunemente utilizzati sono Una rosetta simmetrica inserita in un quadrato, maniglie tonde o elittiche inserite in una un contorno di perline teorizzate, gambe scanalate, motivi geometrici, a cubi o a zig-zag, panneggi con cordoni e nappe, medaglioni circolari o elittici, corone di alloro e di fronde di quercia, trofei musicali, militari e amorosi, sovente questi ultimi sono arricchiti con faretre, archi o freccie intese come armi di cupido, o da fiaccole atte a significare i fuochi dell'amore, il tutto è espresso sempre con estrema leggerezza consentendo di distinguere queste differenti decorazioni dalle simili ma espresse in periodi precedenti durante l'espansione dello stile luigi XV.

approfondimento dello stile Luigi XVI nei mobili

Epoca

1760 - 1789

Dove

Francia

Perchè

Luigi XVI sul trono dal 17714 al 1792, reazione agli eccessi di curve e decorazionidelo stile precedente, il luigi XV, ritorno alla natura, influenza dei reperti antichi emersi dagli scavi di Ercolano e Pompei, che influiscono su tutto l'arredamento e sulla moda sia maschile che femminile.

Caratteristiche peculiari

Linee diritte, squadrate, eleganza un pò fredda, uso del repertorio classico e dominio dell'applicazione bronzea.

Motivi decorativi

gambe a colonna scanalate, sedie e poltrone con schienale ovale, ghirlande, medaglioni, foglie di alloro, nastri, rosette in bronzo o dipinte, scene campestri dipinte o tessute, intarsi geometrici.

Legni e materiali

Noce, mogano, amboina, lacca, bronzo.

Tessuti e colori

sete rigate, Gobelins e arazzi, tonalità chiare, avorio, azzurro chiaro, verde acqua, giallino e rosa.

Ebanisti e artisti

Luis Delanois, Jean-Henry Riesener, Adam Weisweiler, Martin Carlin, pierre Gouthière e André Thomire per i bronzi.

Mobili tipici

Letto in legno dipinto o con applicazioni bronzee, poltrona con schienale ovale, méridienne, (divano senza spalliera)


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