Il trattamento antitarlo

Se abbiamo anche un solo mobile infestato dai tarli,

molto probabilmente essi infesteranno piano piano tutti i mobili e le le parti in legno di casa, i tarli infatti, sono insetti, e come tali volano.

un-pennelloOccorre premettere che non tutti i legni sono attaccabili dai tarli, essi infatti prediligono legni teneri e con poca componente resinosa.
Cito alcuni legni da mobilia che i tarli non attaccheranno mai, in primis il cipresso e il cedro, forse per la loro essenza profumata non piace ai tarli, ma anche il pino rosso,in particolare il pino americano (pitch pine) è difficilmente attaccato dai tarli.

Fra i legni usali in altri campi c'è il teak, l'iroko, il legno santo, e anche alcune varietà di mogano.
Premesso questo, se trovassimo sul pavimento in prossimità dei mobili un po' di polvere simile a segatura molto fine, questa e' certamente opera dei tarli.

Ora ci restano alcune soluzioni:

  • Affidarsi ad un restauratore professionale e farvi fare un preventivo per eseguire un trattamento antitarlo

  • Affidarsi ad una ditta disinfestatrice specializzata, che sovente operano con macchinari di nuova generazione eseguendo il trattamento tramite irradiazione di microonde o tramite immissione di azoto.

Se le nostre finanze non possono permettersi i sopra citali metodi, seguiamo i seguenti consigli:
Occorre in primo luogo disporre di un cortile o di uno spazio ben areato,se non si dispone di questo e’ meglio rinunciare, in quanto i prodotti antitarlo sono velenosi e tossici.

Muniamoci di una maschera protettiva, non una mascherina bianca comune ma una maschera protettiva per fumi e vapori vera e propria e dei guanti in gomma o anche in lattice.

Ora possiamo acquistare il liquido antitarlo tenendo sempre presente che si tratta di veleno, l'antitarlo e‘ facilmente reperibile in qualsiasi ferramenta o negozio specializzato in restauro a circa 9-I5 euro al litro.

Quasi tutti i prodotti antitarlo non rovinano le vernici, ma è sempre buona regola domandare al rivenditore, se cosi fosse, possiamo tranquillamente darlo su mobili sia verniciati a gommalacca che laccati.
Ora ci serve un telo o un sacco di nylon, optiamo per il telo se il mobile è grande, se invece si tratta di un oggetto o anche una sedia, possiamo usare il sacco.

Stendiamo sul pavimento il telo, e al centro poniamo il nostro mobile, se ha cassetti è opportuno rimuoverli e dare l'antitarlo prima su questi ultimi.
Mettiamo l‘antitarlo in un recipiente e imbeviamo un pennello di liquido, spennelliamo abbondantemente tutto il mobile, compreso l'interno, il fondo e lo schiene, per agire, l'antitarlo deve penetrare all'interno del legno, quest'ultimo deve inzupparsi di liquido, quindi non risparmiamoci e abbondiamo.

Finita l'operazione di spennellatura chiudiamo il telo meglio che possiamo, anche aiutandoci con del nastro adesivo e cercando di lasciare all'interno meno aria possibile, deve diventare una vera e propria camera a gas per i poveri tarli che.....ahimè.. non avranno scampo.

Lasciamo agire il veleno per circa 2/3 settimane dopo di che potremo aprire il sacco o il telo, la seguente operazione si rende necessaria per permettere al veleno di evaporare completamente e volatilizzarsi prima di rimettere in casa il mobile, lasciamolo quindi areare almeno per un'altra settimana, dopo di che potremo metterlo finalmente in casa.

Qualora notassimo alcune macchie rimaste sull’esterno del mobile, queste sono dovute allo sporco che inevitabilmente il pennello si sarà trascinato, puliamolo con un panno imbevuto di petrolio bianco lampante ed olio paglierino in parti uguali.

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