e sbocciò nell'Europa continentale, esso si caratterizza nell'arte sotto i regni di Luigi XVIII e suo fratello Carlo X.
La situazione finanziaria di questa epoca non permette grandi spese, Luigi XVIII e Carlo X sono meramente cerimoniali e con poca possibilità di comando e di dare appalti per stimolare il mercato o fare doni diplomatici.
Solo la Duchessa de Berry, Maria Carolina di Napoli, portano un po 'di vita e di gioia nel mercato, molto stravaganti, costruiscono edifici e ordinaro arredi.
Parigi è la capitale del lusso. Alcuni settori sono molto attivi: oreficerie e fonderie in bronzo, produzione di oggetti intarsiati, pittura su porcellana.
Per l'economia, Luigi XVIII e Carlo X spesso ssi limitano a continuare i progetti intrapresi sotto l'Impero di Napoleone o eseguono interventi indispensabili per il palazzo reale ed edifici civili. Pierre-François-Léonard Fontaine (1762-1853), architetto del Louvre viene lasciato al suo posto, egli è responsabile della collezione del Louvre alle Tuileries, e dirige la decorazione interna ed esterna del Louvre.
In quegli anni si decise di completare l'arco di trionfo dedicato alla memoria della spedizione spagnola, ma i lavori non progredirono.
L'architettura religiosa è animata dalla rinascita cattolica, la Chiesa della Madeleine viene completata sotto la direzione di Pierre-Alexandre Vignon, poi Jean-Jacques-Marie Huvé, mentre Étienne-Hippolyte Godde diventa uno specialista in edifici ecclesiastici, in cui si applica molto, come si vede tutt'oggi nella Chiesa di Saint-Pierre-du-Gros-Caillou o nella Chiesa di Notre-Dame-de-Bonne-Nouvelle.
La pianificazione urbana svolge un ruolo importante nella restaurazione, la costruzione privata si sta espandendo, e nel 1828 i maggiori quartieri della storia parigina vedono la luce, il quartiere Saint-Vincent-de-Paul, il quartiere François, il quartiere Saint-Georges.
Tutti questi insiemi sono caratteristici del condominio fisso, modulo di questi quartieri omogenei e prototipo di quello che caratterizzerà tutti gli edifici del Sec. XIX.
Gli interni di queste case sono opera di uomini formatisi alla fine del secolo scorso o durante l'Impero: François-Joseph Bélanger, Jean-Démosthène Dugourc, designer di mobili, Jacques-Louis de La Hainay de Saint-Anges, allievo di Charles Percier e di Alexandre-Théodore Brongniart ed il successore di Dugourc, Fontaine.
La collezione di decorazioni interne pubblicata nel periodo dell'Impero da Percier e Fontaine ha ancora i suoi seguaci e nel 1827 viene pubblicata una nuova edizione.
Il repertorio decorativo richiama tutti gli stili, Luigi XVI, Direttorio e Impero: palmette, rosette, pergamene, candelieri, grifoni, cetre, cigni, delfini, cornucopie, le proporzioni non sono armoniche, negli interni dei privati, spesso troviamo pannelli dipinto in finto legno e marmo bianco, essi sono la base per piantine di fiori in tessuto o carta da parati rivestita strisce larghe.
Modanature lamellari, rosoni, greche attestano il gusto di finiture eleganti, i colori bianchi, luminosi e freschi sono molto popolari, il ruolo degli arazzi aumenta, lo scenario degli interni è progressivamente raggiunto dalla confusione romantica.
Il periodo sucessivio alla pace di Vienna, vede l'affermarsi di due stili prettamente borghesi, in quanto il mobilio e le arti applicate non sono più patrimonio esclusivo della nobiltà e delle classi dominanti, il Bidermeier è uno stile prettamente borghese, creato dal borghese per il borghese, nasce a Vienna ma si diffonde rapidamente in Baviera, in Turinigia e nella Germania del nord, nel centro della Romania, in Svezia, in Finlandia e in Russia.
Inizialmente lo stile è una derivazione dell'impero, da cui si differenzia per le semplificazioni apportate in seguito alle forme ed alle decorazioni, basilare è il concetto dell'uso delle venature naturali dei legni per creare una decorazione omogenea, su tutta la superfice del mobile.
A questa decorazione lignea si aggiungono elementio intagliati quali cerchi, ovali, raggiere, stelle, serpenti che si mordono la coda, cornucopie stilizzate, viticci essenziali dalle larghe superfici.
Grande attenzione è rivolta alla geometrizzazione, nelle forme come negli elementi decorativi, sono spesso presenti infatti volumi cubici smussati e spesso vediamo utlizzare elementi sferici, le linee curve sono privilegiate soratutto negli schienali delle sedie ove i cerchi intrecciati e il tema del ventaglio sono comunemente utilizzati.
La diffusione dei modelli Bidermeier si avvalse principalmente dalla copia, da parte di numerosi artigiani austriaci e tedeschi, dei mobili della ditta Danhauser di Vienna, sono conservati ancora oggi circa 2500 disegni di questa famosa ditta all' Osterreisches Museum fur angewandte Kunst.
Anche lo stile Carlo X dipende principalmente dai mobili Impero ma tende a un'estrema semplificazione delle linee e si basa principalmente sulla differenza cromatica dall' uso di legni chiari e leggeri intarsi di motivi decorativi in legni scuri, senza trascurare la geometrizzazione delle forme e delle decorazioni.
Quest'ultima si basa fondamenalmente su volute contrapposte, lire schematiche, palmette e rosette con fronde di alloro, la decorazione bronzea è raramente utilizzata, se non in casi eccezionali, essa riprende sovente i motivi impero ma con un'attento occhio alla leggerezza, rendendole fini e quasi impercettibili alla vista.
Convenzionale e conveniente è la mancanza di ornamenti in bronzo nei comò e nei cassettoni, ma ancora con serrature e maniglie in bronzo dorato. Essi hanno raramente colonne o pilastri, la forma del cassetto superiore è a forma di S come ad esempio ci sono varie modanature quali la doucine, a volte ricavata da una fascia in marmo grigio bianco o nero.
I Tavoli si moltiplicano, sono leggeri e molto vari, le gambe sono a treppiede, a botte, a lira, a zampa di leone, a S.
I Gueridons sono numerosi e possono avere tutti i diametri, il loro piano in marmo o in legno sulla base di modelli decorativi intarsiati sui piani e/o sui fianchi.
Le Scrivanie ministeriali sono di grandi dimensioni. La base può avere quattro o otto piedi. Il Boureau a cilindro è raro, ma mantiene la sua forma, essa permette la lastronatura a marqueterie ed intarsi di grandi dimensioni.
Il Secretaire è lineare, mantiene la stessa struttura come nell'Impero ma perde le sue colonne e il primo cassetto a forma si S rovesciata diventa più comodo.
Le Psiche sono arrotondate e sono fissate su una base molto spessa.
Le Console sono strette e rettangolari con i piedi che poggiano su una base sottostante alla console.
I Letti sono i cosiddetti "Traversi" , applicati al muro in direzione longitudinale.
Il letto ha la schiena dritta sormontata da pilastri sagomati, il piano è diritto.
Il Letto a barca ha letto due fianchi uguali curvi verso l'esterno collegati da un piano concavo il cui sagoma collega due comodini.
Ia culla è spesso collocata su una piattaforma, ed ha forme più pronunciate rispetto alle forme del letto a barca. Di solito è un mobile di lusso.
Le sedie
Esse sono in genere meno ingombranti rispetto ai loro predecessori. I modelli sono leggeri, piccolie si moltiplicano, sono forti e graziose.La forma a gondola è molto di moda,le decorazioni sono solitamente solito fatte con dei filetti, si trovano sulla spalliera superiore dello schienale e sulla traversa anteriore del sedile, le più ricche sono intarsiate.
Poltrone: di proporzioni sempre armoniose,sono molto varie, esse si distinguono per la forma: diritte, a gondola, la poltrona voltaire è stata inventata in questa epoca, ha un alto schienale con imbottitura ad arco fino alle reni che la rende molto comoda.
La bergère: è abbastanza pesante ed è dotata di un grande cuscino mobile, la sua struttura è compatibile con quella delle poltrone.
Le sedie hanno gli stessi motivi decorativi delle le poltrone, più comuni sono quelle con lo schienale forato.
Le Sedie da ufficio sono a volte rotonde con un perno sostenitore della seduta o poggiate su un trepiedi.
Gli sgabelli sono leggeri, hanno una base a X che supporta un sedile rettangolare, talvolta hanno i braccioli verso l'esterno e sono molto eleganti.
I Divani ed i Canapè difficilmente differiscono dall'Impero se non per l'uso di legno chiaro e sedute più basse.
1815 - 1830
Francia
Caduta di Napoleone e abbandono progressivo dello stile legato all'imperatore, forme più leggere e morbide, esigenza di comodità maggiore
Prevalenza di legni chiari, uso dell'intarsio con legni scuri con particolare attenzione alle differenze cromatiche, riduzione della decorazione bronzea, ritorno all'intaglio con forme più morbide
palmette, viticci, rosette, fiori, ghirlande, filetti, intarsio, intaglio floreale o figurativo
frassino, olmo, limone, ciliegio, acero, sicomoro, palissandro e amaranto per l'intarsio
ricamo a piccolo punto di fiori e figure, seta in tinta unita o rigata, tonalità scure
Jacob-Desmalter, Jean-Jacques Werner, Louis-Francoise Puteaux, Pierre-Antoine Bellangé, Karl-Friedrich Schinkel
poltrona en gondole, console con specchiera a muro, tavolo ovale con base intagliata, comò alto e stretto detto chiffonier
1815 - 1840
Austria e Germania
Reazione ai rigori e al significato politico dello stile impero, espressione di comfort e praticità borghese
linee sinuose, volumi nitidi, dimensioni modeste, decorazione ridottaa intarsio, intaglio, torniture
volute riccioli, palmette, foglie d'acanto, conchiglie, cerchi, filettature; schienali di sedia a ventaglio, a fiore, a traforo; gambe dritte, a sciabola, a ricciolo, tornite a balaustro
acero, betulla, pero, noce, frassino, larice, faggio curvato a vapore, canna d'india e paglia di Vienna
Tela a righine, fiorellini, ricami a piccolo punto, tonalità scure o aranciate
Joseph Danhaunsen, Michael Thonet
Divano imbottito con schienale curvo intagliato, sedia in faggio curvato e paglia di Vienna tipica della produzione Thonet, tavolini da lavoro e contenitori di servizio vari quali musica, ricamo, gioco, portacarte, portabiancheria; secreataire a due corpi con funzione di credenza.
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